venerdì 19 agosto 2011

intelligenza, amicizia, forza e poesia: un bambino dotato di blues

Sono seduta da ore a questo computer surriscaldato, fa caldo anche se cerco di ignorarlo e sono alla ricerca di miti e leggende che possano accompagnare la nascita del mio bambino.
Lo schermo debolmente illuminato si fa opaco per l'afa e la frustrazione: non trovo niente, sto cercando qualcosa ma non so bene cosa, so solo che deve essere perfetto, niente di vago o approssimato o banale per mio figlio, e quindi posso solo andare avanti a caso tra siti delle leggende wicca, folletti dalle scarpe verdi, divinità nordiche e storie russe sulla Babajaga.

Bali .

Per un momento mi fermo lasciandomi andare all'illusione di essere su una meravigliosa spiaggia tropicale, ma si era detto niente di banalità, per favore.
Un attimo dopo spuntano, timidamente, tra le righe, un racconto, dei nomi, un tratto e con loro un enorme senso di sollievo e di consolazione.
Mi fermo del tutto e so di aver trovato (o forse loro hanno trovato me) chi accompagnerà questo bambino tra le pieghe delle vita.

Lasciamo decantare, non voglio precipitarmi a esultare come faccio sempre
Intanto mangio il fritto in pastella di rana pescatrice, zucchine e patate che si sta raffreddando in cucina e ci penso
In piedi, con le mani nella teglia tiepida appoggiata sul pancione, penso a Anglo Patih, Maragio Patih, Bonus Patih e Bonus Patih Ragio  e mi sento, io, per prima, accompagnata, senza nemmeno averlo chiesto.
Non so se questi sono i loro nomi comuni oppure quelli precisi dei quattro fratelli della persona che racconta, ma io mi sono imbattuta in loro e parlerò di loro.

I balinesi credono che ciascuno di noi alla nascita sia accompagnato da quattro fratelli invisibili, che vengono al mondo insieme a noi, e ci seguono e ci proteggono per tutta la vita. Quando il bambino è in pancia i suoi quattro fratelli sono lì con lui - sono la placenta, il liquido amniotico, il cordone ombelicale e la sostanza gialla e grassa che protegge la pelle del bambino prima che nasca (vernice caseosa, si chiama, ma sostanza grassa mi piace di più).
Quando il bambino nasce i genitori raccolgono quanto più possono di queste sostanze, le mettono nel guscio di una noce di cocco e le seppelliscono davavanti alla porta di casa. Secondo i balinesi questa noce di cocco sepolta è il luogo sacro del riposo dei quattro fratelli invisibili, da curare e venerare come un tempio.
Al bambino, appena ha coscienza, viene detto che ha quattro fratelli che lo seguono nel mondo, ovunque vada, e che lo proteggeranno sempre.
I fratelli incarnano le quattro virtù di cui, sono sicura, ogni uomo e donna ha maggiormente bisogno per essere felice: intelligenza, amicizia, forza e poesia.
Che significa anche flessibilità, creatività, apertura, inclinazione al bello!
Sono felice.
Sono felice di aver incontrato i quattro fratelli!

Anglo Patih, Maragio Patih, Bonus Patih e Bonus Patih Ragio possono essere invocati in qualunqeu momento e sono in grado di portare salvezza e assistenza in ogni situazione.
Al momento della morte, i tuoi fratelli prendono la tua anima e la portano con sè in paradiso.
Non bisogna aver paura se capita di incontrarli in sogno, loro sono "la tua famiglia!"
Bisogna invocarli al mattino, prima di colazione, cosìcchè possano essere presenti e godere con te del cibo.
E bisogna chiamarli prima di dormire, perchè facciano da scudo nella notte, proteggendoti da spiriti e brutti sogni.

Non trovo altri riferimenti al quattro fratelli balinesi, se è un'invenzione è un'ottima invenzione, mi piace e ora imparerò a memoria i loro nomi e aspetterò la loro nascita insieme a quella del mio bambino .
E poi lo affiderò a loro, che mi affianchino nella cura e nella protezione di questo piccolo mucchietto d'ossa, aiutandomi a farne un uomo dotato di intelligenza, capace di amicizia, pieno di forza e, più di ogni altra cosa, di poesia.

Un bambino dotato di blues.







credits: 
perl 'immagine: http://kallistifury.blogspot.com/
per il racconto: liberamente tratto da e.ghilbert "mangia, prega, ama" ed. rizzoli