ieri settecento o forse novecento persone sono morte annegate nel Mediterraneo
mare nostro che non sei nei cieli
mare che accogli le vite anche quando sono morte
non sappiamo nemmeno quante sono, settecento persone è un numero assurdo e inimmaginabile, come dire trentamillemilafantastiliardi
è un numero così assurdo che toglie umanità, respiro, intelligenza
che annulla le settecento o forse novecento famiglie che da oggi li piangono
quante persone sono, settecento famiglie?
troppe
nella mia testa non ci stanno.
nella mia testa non ci sta nemmeno la reale comprensione di chi sia il responsabile di questi morti
i governi? cosa vuol dire "i governi"?
come dire che è colpa di Zork
trentamillemilafantastiliardi di Urghiani sono stati fatti annegare dai cannoni di Zork
è così assurdo che l'unica reazione visibile è un doppio carpiato con salto sotto la sabbia, al calduccio
e da sotto la sabbia ci sono quelli che dicono uh quanto soffro per loro
e da sotto la sabbia ci sono quelli che dicono uh peccato fossero solo settecento
e da sotto la sabbia ci sono quelli che puntano il dito di qua o di là
e si assolvono tutti
ho pianto, ho protestato, ho fatto tutto quello che potevo
ho riso, ho gioito, ho ballato su quelle tombe, ho fatto tutto quello che potevo
trentamillemilafantastiliardi di Urghiani sono stati fatti annegare
a noi però il computer si accende ancora, l'acqua esce dal rubinetto, nel frigo ben freddo ci sono insalata novella e cosce di pollo allo zenzero, se vogliamo un paio di scarpe usciamo e ce le prendiamo - e se non abbiamo i soldi per le scarpe e magari nemmeno per il pollo allora diamo la colpa agli Urghiani, che quei soldi, al pari di noi e anche un po' meno di noi, non li hanno mai visti perchè se li sono beccati millemila aziende e banche e speculatori Zorkiani, quei soldi.
non gli Urghiani, e nemmeno noi (ma noi comunque un po' più di loro)
dieci anni fa la mia vita era scandita dalla lotta a Mare Nostrum e alla Fortezza Europa
stamattina mi sono svegliata e il mio mondo chiede a gran voce Ripristiniamo Mare Nostrum!
evviva Frontex e la libertà!
la mia, la mia libertà di non essere assalita da brividi di orrore insieme al caffè del mattino, please.
è assurdo, è tutto così assurdo e senza senso e senza umanità.
mare nostro che non sei nei cieli, dice Erri de Luca
e non c'è altro da dire
le migrazioni non si fermano, non si possono fermare
nemmeno la nostra capacità di reagire si è fermata: è andata avanti e si è trasformata in cinismo di popolo e cinismo di piazza e cinismo di Stato
forse crogiolarci nella storia partigiana ci aiuta
o forse ci illude soltanto - l'unica vera reazione moralmente alta l'abbiamo giocata allora
anzi, l'hanno giocata allora, perchè noi, noi che oggi ricordiamo e un po' soffriamo, non eravamo nemmeno ancora nati!
che la terra e il mare vi siano leggeri, Ahmed, Karim, Ibrahima, Yanqub, Amitesh, Anwar, Chinua, Hasani, Malik, Kato, Ike, Dumisani...settecento, novecento volte leggeri, che il mare vi accolga e vi culli, che la prossima vita vi sia gioiosa, che i vostri figli e le vostre madri e tutti noi possiamo sopravvivere a questa tragedia.
amen.
Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell'isola e del mondo
sia benedetto il tuo sale
e sia benedetto il tuo fondale
accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde
pescatori usciti nella notte
le loro reti tra le tue creature
che tornano al mattino
con la pesca dei naufraghi salvati
Mare nostro che non sei nei cieli
all'alba sei colore del frumento
al tramonto dell'uva di vendemmia,
Che abbiamo seminato di annegati
più di qualunque età delle tempeste
tu sei più giusto della terra ferma
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le riabbassi a tappeto
custodisci le vite, le visite cadute
come foglie sul viale
fai da autunno per loro
da carezza, da abbraccio, da bacio in fronte
di padre e di madre prima di partire
ERRI DE LUCA
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