"RICETTE
SCORRETTE" è un blog ma soprattutto un libro scritto dal mio
amico Andrea Perin e pubblicato da Eleuthera
le ricette sono da tutto il mondo e gli ingredienti quelli della
migrazione e del métissage.interessante e gustoso, ho provato personalmente alcune ricette e mi sono divertita molto.
Questa settimana Andrea ha pubblicato un mio breve racconto, che vi riporto:
Caro
Andrea,
come
promesso ti racconto come andò che fui ammessa nel cerchio delle
donne della famiglia, senza aver fatto sforzo alcuno e grazie a un
fortunato metissage culinario.
La
prima volta che ho deciso di cucinare per mio marito fu, allora, per
un molto onorevole scopo seduttivo e per meglio apparire scelsi un
piatto del suo paese, un piatto senegalese. So fare bene il mafe, che
tu hai assaggiato, uno spezzatino al burro di arachidi che mi piace
in maniera particolare. All'ultimo momento mi resi conto di non avere
riso bianco per fare ñancatan (il
tipico accompagnamento di riso bianco cucinato pilaf) e scovai nella
dispensa una busta di farina gialla con cui misi su una bella
polenta.
Mi
sembrava assolutamente adatta, sia al piatto denso e saporito che al
mese invernale. Non sai quanto B ha riso del mio accostamento! Se l'è
sicuramente goduto, ma il mio mafe toubab
(toubab sta
per bianco, inteso come bianco di pelle) è stato oggetto di numerosi
racconti con cui sono stata lungamente presa in giro davanti ai suoi
amici, che si tenevano letteralmente la pancia a immaginare questa
toubab che
non solo si avventurava nella cucina africana ma osava anche rivedere
una ricetta tradizionale con tanta disinvoltura - mi trovavano
particolarmente buffa e particolarmente naïve.
A
gennaio vado in Senegal a conoscere mia suocera e le cognate, e
ovviamente ero agitata e intimidita: altrettanto ovviamente una delle
prime domande è stata: "Ma tua moglie sa cucinare??" con
quell'aria innocente che è un misto tra benevola superiorità e vago
disprezzo.
Quando B ha cominciato a raccontare del mafe toubab volevo sprofondare. Se non che la mamma, una signora di origine peul , con le mani e i piedi dipinti di blu e un'innata eleganza, lo interrompe sul più bello ed esclama: “Ah! il mafe con la polenta! è un piatto tipico del Mali, loro lo cucinano così! Buonissimo!”. E in un attimo ho passato l'esame da moglie e ottenuto l'ammissione a far parte della famiglia a tutti gli effetti.
Quando B ha cominciato a raccontare del mafe toubab volevo sprofondare. Se non che la mamma, una signora di origine peul , con le mani e i piedi dipinti di blu e un'innata eleganza, lo interrompe sul più bello ed esclama: “Ah! il mafe con la polenta! è un piatto tipico del Mali, loro lo cucinano così! Buonissimo!”. E in un attimo ho passato l'esame da moglie e ottenuto l'ammissione a far parte della famiglia a tutti gli effetti.
Non
ho, purtroppo, una fotografia del piatto da mandarti: rimedio con una
foto di mia suocera, donna métisse (di
origine peul e toucouleur, sposata a un wolof), femminista in un
paese orientato all'opposto, che mi ha accolta come poche volte una
suocera africana accoglie una nuora europea.
Un
abbraccio forte forte
cri
1 commento:
tè quarda, non lo sapevo di essere Maliana.. perchè anch'io mescolo , da sempre , i pochi piatti Senegalesi che so' cucinare con vera polenta Bergamasca..
PS anche la buonanima di mia suocera, Ivoriana, mi ha sempre accolto .. semplicemente... come una donna e basta ;-)
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