sabato 14 gennaio 2012

'fanculo sarah jessica parker

ma come fa a far tutto? essere madre, moglie, figlia, donna in carriera (o semplicemente donna), come si fa a essere tutto questo?
perdo i capelli e lascio la teiera sul fuoco, ieri ho dimenticato di dare da mangiare il mio bebè perchè meditavo su conti che non tornano mai e lui non frigna, povera anima, e dopo mezz'ora ora non aveva ancora mangiato
le mie tette sembrano due fichi secchi, già erano piccole prima, ora sono inesistenti e soprattutto sono cadenti!
sulla mia pancia c'è una lunga cicatrice rossa
mi sono sempre spogliata con orgoglio, soprattutto davanti allo specchio, ma adesso non riesco più a farlo davanti a mio marito
dio! ho davvero quarant'anni (anzi quarantuno)

questa foto l'ho fatta io e viene da qui

mia mamma si lamenta che non vede suo nipote
un paio di amiche si lamentano che non mi faccio sentire e non sono mai disponibile a uscire
vado a letto intorno alle ottoemezza, sì, proprio le ottoemezza di sera, quell'orario in cui le coppie si ritrovano, gli amici si bevono un prosecco dopo il lavoro, gli scrittori si siedono al tavolo con un sospriro pronti a godersi l'amplesso con la pagina, qualcuno guarda il telegiornale: io vado a letto.
dopo il biberon delle otto, sollevata nell'incombenza del biberon di mezzanotte da un sollecito marito che si appresta a far serata ogni volta da solo, per lasciarmi dormire fino a quello delle quattro quando il pestifero bebè decide che la sua nottata potrebbe anche essere finita.
sei troppo stessata, mi dicono regalandomi cioccolatini rilassanti
e come si fa a non esserlo?
non ho mai dovuto prendere tante decisioni in tutta la mia vita e tutte insieme e così importanti
dimentico mail a cui rispondere, dimentico dove ho parcheggiato la macchina, dimentico di comprare il latte, dimentico di avere intorno delle persone che si aspettano che il mio amore per loro abbia ancora uno spazio e un tempo, dimentico i cioccolatini rilassanti sul comodino
sono in un sacchettino di garza rossa, dicono amore e preoccupazione e voglia di leggerezza e stanno lì
è lo spazio per me che non c'è e loro, i miei amori, loro restano dentro di me
la crisi globale ha un suo ruolo, non c'è dubbio
non c'è lavoro
niente soldi per sostituire i miei jeans preferiti che si sono strappati per l'usura, niente soldi per il nido, niente soldi per un take away dal ristorante senegalese per B che cucina ogni giorno perchè se fosse per me salteremmo i pasti ogni giorno
[niente soldi per le rate del condominio, niente soldi per il dentista..]
le mie scelte passate, una vita incoscientemente da precaria per seguire la sacra missione antirazzista
'fanculo la sacra missione
se avessi insistito per trovare un lavoro più sicuro ora non sarei disoccupata, senza maternità e senza alcun tipo di sostegno dallo Stato
come dire con il culo per terra
e l'Italia è sempre più razzista
bel lavoro ho fatto!
roba da starci svegli la notte
appunto, dopo le quattro, quando tutto ti si amplifica
non sono più una moglie da tempo, così tanto che mio marito non si lamenta nemmeno più, abituato a trovare i calzini fuori sul balcone, i ciucci al posto dei preservativi, una donna con una molletta in testa che non riesce a farsi la ceretta da circa un mese
non sono più un amica da mesi, rincantucciata (giustamente) dalle amiche senza figli che non riescono a stare dietro ai ritmi mammeschi nè ai miei sproloqui da mamma insicura e dalle amiche con figli molto più salde di me nel loro ruolo
la mia mamma in piena crisi abbandonica mi ha definito (forse a ragione) una figlia senza cuore, che non ha trovato un momento per andrla a trovare quando aveva l'influenza: non ho osato dire quasi nemmeno a me stessa che avevo il terrore che attraverso i miei vestiti la sua influenza sarebbe arrivata al mio bebè, non ho osato dirle quanto questo pensiero mi faccia sentire cretina, cretina, cretina
e poi c'è il progetto dello studio di consulenza agli immigrati, che ha bisogno di dedizione, tanta dedizione, una piccola serra di canapa da coltivare con amore e sollecitudine: i clienti vanno stimolati perchè possano tirare fuori gli strumenti che hanno, le soluzioni più azzardate nel rapporto con questure e prefetture e tribunali trovate con creatività, molto impegno e anche un po' di fortuna - un cento per cento che al momento mi taglia fuori dalla definizione di donna in carriera, lasciandomi donna a metà, con un bellissimo sogno non ancora realizzato.
la crisi globale, l'angoscia per il futuro, i progetti da realizzare, un bambino che mi si è presentato angelico alla porta e mi ha sconvolto tutto senza che nemmeno mi rendessi conto dell'entità del ciclone: non sono più io, non so più chi sono, faccio mille cose, sono madre, moglie, figlia e amica e donna, ma nessuno direbbe di me ma come fa a fare tutto e io un po' mi sento in colpa di non rispondere alle aspettative cinematografiche, ma poi vedo le altre mamme multitasking e nemmeno loro riescono a fare tutto, nossignore, almeno non con le unghie laccate e l'impeccabile tailleurino chanel senza una piega: le vedo con le occhiaie e il sorriso stiracchiato sussurrare a tratti con l'occhio ballerino per lo stess che forse il marito si sta stancando, che la suocera le sfinisce, che detestano il cane o il lavoro o tutti e due, o che li amano tutti e tre ma non sanno come fare a dimostrarglielo e il cane dovrà andare dallo psicologo o forse dovrà andarci il lavoro chissà, che trascurano il lavoro per i figli e si sentono in colpa, che trascurano i figli per il lavoro e si sentono in colpa, che sognano di incontrare il marito in corridoio con perizoma di cuoio leopardato pronto per una serata fuori dopo una settimana di soli ciao, tutto bene, sì, ok, ciao
... ...
'fanculo sarah jessica parker

verrà un giorno in cui sapremo di essere belle anche baffute (spero)

7 commenti:

Elena e Manuele ha detto...

ciao!
entro in punta di piedi nei tuo scritti affascinanti e appassionati.
mi piace molto quello che scrivi, quello che condividi.
forza e coraggio! :)

Aivlis ha detto...

già... mi aspetta un'altro giro di queste sensazioni senza che mi sia ripresa dal primo giro. Mi chiedo anche se ci si riprenda del tutto poi, o se ormai abbiamo imboccato una strada senza ritorno. Per certi aspetti spaventosamente senza ritorno, per altri, per fortuna la maggior parte, meravigliosamente senza ritorno

cristina sebastiani ha detto...

carissima carciofo (o cavolfiore?) se sei così coraggiosa da ripartire vuol dire che ne hai tutte le energie!
e che forse non ti sei mia ripresa abbastanza da capire a cosa stai nuovamente andando incontro :DD
in bocca al lupo!
raccontami di più di te :))

cristina sebastiani ha detto...

cara elena, grazie, davvero.
non sono brava a rispondere ai complimenti, non trovo le parole, sono solo molto felice che tu mi legga e mi apprezzi. grazie.

fiammetta ha detto...

credo che viviamo in un paese che penalizza le donne che hanno la capacità di sognare nuovi orizzonti e la creatvità e il coraggio per costruirli...questo è un grosso peccato, ma non vale la pena di arrendersi e di appiattirsi. Fino a che si può, credo si debba lottare.
Mi piace molto come (e cosa) scrivi, complimenti :)
F.

cristina sebastiani ha detto...

cara fiammetta, credo che pochi paesi sappiano davvero apprezzare e valorizzare e sostenere le donne, in generale.
quanto al sostenere chi lotta, bè è un discorso lungo che ha a che fare anche e soprattutto con il nostro sacro retroterra cottolico per cui se ti immoli ti immoli e sono cavoli tuoi, se te lo puoi permettere bene, altrimenti fai la tua scelta e ti tieni le pezze al culo e tanti saluti: a parte chi lavora all'estero (i cooperanti), l'associazionismo e le ong non sono strutturalmente preparate a dare valore e professionalità a chi ci dedica la vita anzi, se vuoi uno stipendio dignitoso sei una che tradisce.
discorso lungo, davvero :)
ma grazie per il sstegno, questo fa bene quasi quanto uno stipendio :)

Aivlis ha detto...

coraggiosa o incosciente. O semplicemente cosciente dei limiti di età che natura impone ;)))
poi mi fermo, giuro!