domenica 22 gennaio 2012

thiebu guedj e leggende

nelle valige degli emigranti c'è sempre anche qualche sapore di casa, e nella valigia di B l'ultima volta c'era un involto di pesce essiccato
è da agosto che è piazzato in una cesta fuori sul balcone, sono terrorizzata dai batteri che può avere, ma mio marito sostiene che la cottura poi disinfetta tutto (e mio papà diceva sempre che ciò che non strozza ingrassa).
questo pesce si chiama guedj e oggi abbiamo mangiato thiebu guedj khonk (stufato di riso con pesce, rosso, cioè con pomodoro): era buonissimo!




si scalda l'olio di semi, si aggiunge cipolla e si fa rosolare, poi un cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro, un dado Maggi, una tazza di ñiebè* messi a bagno in acqua due ore prima, acqua a filo, verdure a scelta (melanzane o diakhato**, carote, patate americane)
si fa bollire per circa mezz'ora coperto, poi si aggiunge il pesce e si fa cuocere per un'altra mezz'ora
si tolgono le verdure e si butta il riso a bollire con il sugo in cui sono rimasti pesce e fagioli
altri 20 minuti ed è pronto
si serve sul piatto comune, sotto il riso con il pesce e i fagioli e sopra il sugo di verdure
prima di mangiare si dice bishmillah, la posata si tiene sempre con la mano destra, a tavola si parla poco e ogni persona che ha finito di mangiare ha diritto di alzarsi e andare  per la sua strada.


si dice che una donna possa mettere dei gris gris nel piatto che ti cucina, di solito si tratta di incantesimi che servono a legare un uomo, a farlo innamorare perdutamente e per sempre
quindi attenzione, uomini, a quello che mangiate: non accettate mai un piatto cucinato da una sconosciuta, se volete rimandere fedeli alla vostra donna!





*fagioli con l'occhio
**melanzane amare, nella seconda foto

8 commenti:

Aivlis ha detto...

nooo mi hai aperto un mondo! ecco perchè mio marito butta via le cose che prepara mia cognata ahahahh dice sempre che non si fida ed io non capisco di COSA non si fidi!!! Come ti ho detto di là io lo faccio col baccalà perchè qui faccio fatica a trovare tutti gli ingredienti. Il dado jumbo o maggi sono banditi a casa nostra ;) quindi ogni volta mi confeziono un nokoss fatto al momento per insaporire! E il maritino apprezza! Oggi però ho fatto il thiebou djenne: 3 ore per prepararlo, 5 minuti per spazzolarlo. La regola che si parla poco a tavola viene allegramente infranta dalla nostra duenne, che te lo dico a fare ;)))

cristina sebastiani ha detto...

ecco, sì, non trovavo più il tuo commento all'altra ricetta: dunque, niente dado (ma con cosa lo sostituisci?)
e baccalà al posto del guedj?
o il baccalà lo usi per il thiedudienne?
proverò comunque, mi sembra ottimo :))
intanto se vuoi scrivere la ricetta possiamo mandare un articolo al mio amico andrea perin del blog "ricette scorrette" che sono sicura che apprezzerà

Aivlis ha detto...

allora la mia ricetta è proprio scorretta, giusto!! ;))) I fagioli con l'occhio non li metto qui ma nel thiebou yapp. Il dado come mi ha insegnato mio marito va nel nokoss (poi vabbè anche nel sugo) quindi che faccio? metto il sale nel nokoss e ne metto in abbondanza. Il nokoss lo faccio con cipolla aglio prezzemolo e quando le ho nel giardino anche timo e/o maggiorana (prediligendo il timo per la carne e la maggiorana per il pesce ma si può anche mischiare) sale pepe peperoncino e paprika e un goccio di olio. Con quello ad esempio faccio marinare un po' il pesce fresco prima di friggerlo (ma anche il baccalà) dopo aver praticato dei bei tagli nella polpa in modo da insaporirlo bene (col baccalà però diminuisco la dose di sale ma anche i tempi di ammollo in modo da sfruttare il suo steso sale) Un parte di nokoss la tengo invece per il sugo. Il sugo lo faccio come te: faccio rosolare la cipolla (e ci aggiungo anche un pizzico di nokoss così comincia già a "profumarsi" la casa) e poi una parte di pomodoro concentrato e una bottiglia di salsa di pomodoro. Sale e pepe ed appena raggiunge l'ebollizione ci metto le verdure (quello che c'è, quando ero a milano potevo trovare quelle melanzane piccole, le patate dolci, la manioca, i gombos, ma qui metto patate e carote, in inverno verza, in estate melanze e peperoni). Ci vogliono circa 45 min. Ah l'olio per rosolare: sono pugliese non posso rinunciare all'olio di oliva, mentre per friggere uso sì quello di arachidi ma se non lo trovo anche quello di girasole. (nel maafe però per una questione di "coerenza" col piatto cerco di usare quello di arachidi) In cottura se vuoi puoi aggiungere un po' di tamarindo, qualche fiore di bissap, un bel peperoncino fresco intero(kani? non so come si scrive) A metà cottura aggiungo il pesce fatto precedentemente friggere ed il restante nokoss, e dopo tolgo via tutto anche il pesce per non farlo disfare e metto in un contenitore con un po' di sughetto. Al sugo restante aggiungo il riso al rimanente sughetto (se è il caso rabbocco con altra acqua). 20 min. Alla fine come immagino sai, metto il riso in un gran piatto di portata , guarnisco con verdure e pesce e ci aggiungo delle fettine di limone per decorare (ma anche per irrorare: chi vuole le utilizza) Questa ricetta è la mia rivisitazione di quella di Ombretta Pin, che avevo trovato sul sito insenegal.org che purtroppo non è più on line. Era la mia bibbia dal momento che non sono mai stata in Senegal e quello che so lo conosco grazie a mio marito ed alla tv. Scusa un'altra variazioni (che però evito nel mio falso thiebu guedj col baccalà ma utilizzo nel thiebou jen) visto che non saprei dove procurarmi guedj e yet supplisco con un paio di alici salate e dei gamberetti o delle cozze, ma proprio una manciata per dare un sapore di mare) In tv avevo visto questa ricetta realizzata ad Adja Thiam ed in quel pentolone ti assicuro che c'era andata un sacco di roba (tra cui tre tipi diversi di guedj) quindi quello che ralizziamo noi a casa è pur sempre una variante di un originale che non credo esista perchè da quello che ho capito dipende dalle verdure e dal pesce che hai a disposizione. Spero di esserti stata utlie , non mi chiedere le proporzioni perchè vado ad occhio e .. a cuore ;)))

sofia ha detto...

scusate ma voi che tipo di riso usate?

cristina sebastiani ha detto...

cara carciofo, mi hai fatto venire voglia di mettermi ai fornelli subito, tu sì che sei una cuoca!
proverò a fare il nokoss senza dado e ad essere precisa e appassionata come te e vediamo se ne esce qualcosa di altrettanto speciale.
grazie, sei stata molto chiara.
potremmo anche mandare la ricetta ad andrea, se ti va, però devo risistemarla un attimo perchè i suoi lettori non sanno cosa sia il nokoss o il guedj ecc.
che ne dici? mandiamo?

cristina sebastiani ha detto...

ah, adesso ho letto il tuo blog e quindi tu sei cara cavolfiore! scusami, non sbaglierò più :)
ps bellissimo blog, lo metto tra i mie links

Aivlis ha detto...

ahah sempre di ortaggi si tratta ;))) eh peccato il blog è un po' fermo! mi sono resa conto di non avere la tua stessa capacità di mettere a nudo i miei sentimenti , ma tutti tutti, e mi sono fermata lì...
Certo che puoi rimaneggiarla la ricetta!!! e mandala pure non ha il copyright ;)) anzi queste sono cose che migliorano di mano in mano ;))

@Sofia io uso il basmati, o qualsiasi riso profumato. Volendo si può usare il riso rotto. Lo trovi nei negozi di cibo internazionale

Aivlis ha detto...

domani (se non ho ancora sgravato :P) provo uno yassa ginaar in versione carne alla genovese poi ti faccio sapere ;)))

sai più leggo il tuo blog più mi rendo conto che non so molto, quasi nulla del Senegal se non dai racconti di mio marito e da quel poco che riesco a "captare" dalla tv. A volte ho come l'impressione che sia io che mio marito ci muoviamo in campo neutro quasi per smorzare le differenze. (a maggior ragione ora che la nostra piccola è diventata molto impegnativa ed è necessario unire le nostre forze...) A volte quindi cucinare per me è un modo di avvicinarmi ad una cultura che conosco molto poco e ad un parte di famiglia che non conosco affatto (se non per foto e per telefono). Insomma uso gli strumenti che ho a disposizione per uscire da questo campo neutro e metterci un po' di colore.