giovedì 13 agosto 2015

non-appartenenze estive

metà agosto, Momo è in montagna con la nonna e io faccio la pendolare per seguire i miei ospiti (da qualche tempo sono anche felicemente locandiera con Airbnb).
mi viene in mente il mio papà, e tutte le estati (proprio tutte) della mia vita, in cui lui arrivava il venerdì e ripartiva la domenica sera e io andando a letto, nel mio letto sotto il tetto, me lo immaginavo lanciato a folle velocità giù per le curve in quel tratto tra Temù e Vezza dove si vede per un momento tutta la Valcamonica.
lo rivedo e mi sento, come allora, al sicuro e amata; il suo andare a venire faceva parte della sua cura di noi - lo pensavo allora da figlia e lo comprendo meglio oggi da mamma.

ma le vacanze, le pause, possono portare con sè anche una sottile malinconia.
le vacanze sono un momento molto famigliare, non è che vi sto raccontando niente di nuovo - e lo sono anche se restando a Milano lei lavora e lui cura la bimba, lo sono se c'è un lui pendolare, o se magari la pendolare è lei.

tutte le mie amiche single, me compresa, le vacanze le fanno, se le fanno, con i genitori.
per ovvi motivi logistici, perchè da soli i soldi sono ancora meno, perchè la famiglia è quella - ma c'è anche un pochino di ritorno ad una tardiva infanzia per cui se sei uscita di casa per sposarti alla fine del matrimonio a casa torni.

vedo foto di famiglie in vacanza e comincio a sentirmi un po' sola, per la prima volta in quasi tre anni.
niente di drammatico, anzi, è quasi una bella scoperta - pensavo di essermi del tutto inaridita e invece c'è ancora qualcosa di vivo sotto le smagliature e i rotolini della gravidanza, e le rughette della fatica quotidiana.

la verità è che non ho mai fatto vacanze con una famiglia mia - non che Momo non sia la mia famiglia, ma insomma, avete capito..
il primo anno del nostro matrimonio mio marito era dovuto restare in Senegal e anche il secondo; il terzo anno, con Momo che appena camminava, eravamo a Ponte insieme, ma lui lavorava e ho solo una foto di una bella passeggiata fatta insieme.

nemmeno prima, ho mai fatto le vacanze con un fidanzato, un compagno, un..boh..
chissà perchè.
ho fatto spesso bellissime vacanze, ma il gruppo degli amici era sempre vasto e variegato.
e nessuno mi apparteneva mai nè qualcuno avrebbe potuto rivendicare la mia appartenenza a lui.
allora non mi pesava, anzi.
oggi vorrei a volte appartenere a qualcuno che non sia solo il mio bambino.


verrà, il mio colui il quale, non ho dubbi.
verrà e molte cose cambieranno.
o forse no, non è davvero dato sapere, ma non è nemmeno dato legarsi a un forse.

io per ora, tra una riflessione, una passeggiata in vetta, un anda e rianda da Milano, una malinconia e l'altra, mi godo me stessa, le mie novità esistenziali e quel sottile senso di libertà che, lo sapiamo, va di pari passo con la non appartenenza!
e non mi fermo ad aspettare.
poi vedremo.
magari qualcuno mi si affiancherà e camminerà con me, più avanti.

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