giovedì 13 ottobre 2016

mesdames et messieurs, un pensiero sulla gentilezza

mi avete scritto in tanti!
grazie!
è davvero un piacere aprire finestre di racconti con voi!

mi avete scritto in risposta alla mia domanda cosmica
uomini, per favore, mi spiegate cosa succede?

e allora non mi resta che riporre il dito medio e riferirvi quello che ho raccolto 
facciamolo fruttare

più di uno mi ha detto
ma ti rendi conto che non si scappa da una persona che ci fa stare bene?
e qualcun altro ha pure aggiunto
sì, ma cosa significa stare bene? se il tuo livello di benessere è irrealistico e te ne fai scudo, allora scappi
e scappa pure, aggiungo io

qualcuno mi ha giustamente detto: non c'è più romanticismo, capacità di sognare, tutto è talmente terra terra che dopo poco si sente il bisogno di volare altrove, di cercare altro
e qualcun altro mi ha detto che invece che quella che manca è la capacità di impegnarsi, di assumersi il rischio, di stare dentro le storie fino in fondo - che il romanticismo è questo, è leggere l'amore anche nel fondo della persona che hai accanto.

una ragazza mi dice
gli uomini sono tutti materialisti, è tempo perso

un altra mi rimprovera
perchè chiedi loro cose che non possono darti? 
ricordi? le donne vengono da venere e gli uomini...
in sostanza gli uomini vanno e vengono, le pietre angolari del focolare saremmo noi, rassegnamoci
una visione ottocentesca che ritorna, ma guarda un po'.

ieri ho scritto un post sulla mia bacheca di facebook, ho scritto 
se una persona non ti chiede mai, ma mai, nemmeno per un incomprensibile svista, nemmeno in un momento di temporaneo entusiasmo, se non ti chiede come stai nemmeno una volta quando ti incontra - non è una bella persona. 
amen. 
domani è un altro giorno. 

e la aggiungo a questa a questa triste lista di mancanze e manchevolezze, di disillusione e cinismo, perchè secondo me la risposta sta qui
in quanta gentilezza metti nei tuoi rapporti

a cominciare dal rapporto con te stesso

manca la gentilezza, tra le persone
e manca nelle persone verso se stesse
perdonarsi, in tempi di crisi, per un lavoro che non realizza, per rapporti famigliari imperfetti, per un figlio problematico, per una malattia
perdonarsi e smetterla di porsi al di sopra e al di là della vita
che è imperfetta e va dove vuole
perdonarsi significa essere gentili con se stessi
e significa essere gentili e perdonare chi si ha accanto

e perdonare significa accogliere, scegliere di nuovo quella persona

no, non credo sia necessario più cinismo di quello che già abbiamo ingurgitato
al contrario, serve una vera e propria cultura della gentilezza.

avanti, possiamo farcela.

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