lunedì 26 luglio 2010

il mafe con la polenta

"RICETTE SCORRETTE" è un blog ma soprattutto un libro scritto dal mio amico Andrea Perin e pubblicato da Eleuthera
le ricette sono da tutto il mondo e gli ingredienti quelli della migrazione e del métissage.
interessante e gustoso, ho provato personalmente alcune ricette e mi sono divertita molto.



Questa settimana Andrea ha pubblicato un mio breve racconto, che vi riporto:



Caro Andrea,
come promesso ti racconto come andò che fui ammessa nel cerchio delle donne della famiglia, senza aver fatto sforzo alcuno e grazie a un fortunato metissage culinario.
La prima volta che ho deciso di cucinare per mio marito fu, allora, per un molto onorevole scopo seduttivo e per meglio apparire scelsi un piatto del suo paese, un piatto senegalese. So fare bene il mafe, che tu hai assaggiato, uno spezzatino al burro di arachidi che mi piace in maniera particolare. All'ultimo momento mi resi conto di non avere riso bianco per fare ñancatan (il tipico accompagnamento di riso bianco cucinato pilaf) e scovai nella dispensa una busta di farina gialla con cui misi su una bella polenta.
Mi sembrava assolutamente adatta, sia al piatto denso e saporito che al mese invernale. Non sai quanto B ha riso del mio accostamento! Se l'è sicuramente goduto, ma il mio mafe toubab (toubab sta per bianco, inteso come bianco di pelle) è stato oggetto di numerosi racconti con cui sono stata lungamente presa in giro davanti ai suoi amici, che si tenevano letteralmente la pancia a immaginare questa toubab che non solo si avventurava nella cucina africana ma osava anche rivedere una ricetta tradizionale con tanta disinvoltura - mi trovavano particolarmente buffa e particolarmente naïve.
A gennaio vado in Senegal a conoscere mia suocera e le cognate, e ovviamente ero agitata e intimidita: altrettanto ovviamente una delle prime domande è stata: "Ma tua moglie sa cucinare??" con quell'aria innocente che è un misto tra benevola superiorità e vago disprezzo.
Quando B ha cominciato a raccontare del mafe toubab
volevo sprofondare. Se non che la mamma, una signora di origine peul , con le mani e i piedi dipinti di blu e un'innata eleganza, lo interrompe sul più bello ed esclama: “Ah! il mafe con la polenta! è un piatto tipico del Mali, loro lo cucinano così! Buonissimo!”. E in un attimo ho passato l'esame da moglie e ottenuto l'ammissione a far parte della famiglia a tutti gli effetti.

Non ho, purtroppo, una fotografia del piatto da mandarti: rimedio con una foto di mia suocera, donna métisse (di origine peul e toucouleur, sposata a un wolof), femminista in un paese orientato all'opposto, che mi ha accolta come poche volte una suocera africana accoglie una nuora europea.
Un abbraccio forte forte
cri





1 commento:

Rosanna ha detto...

tè quarda, non lo sapevo di essere Maliana.. perchè anch'io mescolo , da sempre , i pochi piatti Senegalesi che so' cucinare con vera polenta Bergamasca..

PS anche la buonanima di mia suocera, Ivoriana, mi ha sempre accolto .. semplicemente... come una donna e basta ;-)