"Italia sono anch'io" è una campagna per i diritti di cittadinanza e il diritto di voto a favore delle persone di origine straniera.
Non sono in molti gli italiani che sanno che una persona nata all'estero, deve aver passato [vissuto, lavorato, amato, sudato, partecipato, contribuito] almeno dieci anni in Italia per poter chiedere la cittadinanza - che viene concessa (a volte rifiutata) dopo tre anni dalla richiesta.
Un calvario burocratico infinito, che richiede attestazioni di reddito piuttosto alte e significative per gli anni precedenti, certificazioni di residenza di lungo periodo, dichiarazioni sui propri spostamenti a partire dal primo ingresso in Italia dieci anni prima [...].
Un calvario burocratico che richiede lunghe attese e non dà alcuna certezza: la cittadinanza infatti qui da noi, anche per chi possiede i numerosi requisiti richiesti, non è considerata un diritto ma una concessione e come tale può, a discrezione, essere rifiutata.
Non sono molti nemmeno quelli che sanno che una persona nata in Italia da genitori immigrati, può chiedere la cittadinanza solo al compimento dei 18 anni, e anche in questo caso non sempre gli viene concessa.
Eppure in questi 18 anni spesso non ha mai visto il paese d'origine dei genitori, è cresciuta in Italia, ha qui amici e parenti, insegnanti, ha frequentato scuole e luoghi di aggregazione, si è formata acquisendo la cultura che ci accomuna, prima di acquisire quella dei suoi genitori: il suo paese d'origine è questo, ma ha bisogno di un permesso di soggiorno e rischia l'espulsione come molti altri se, come molti altri, perde il lavoro o smette di studiare.
Mi sembra evidente come l'attuale legge costituisca una grossa discriminazione nei confronti di tutti coloro che in Italia vivono e lavorano e hanno la ventura di essere nate altrove: mi sembra altrettanto evidente come l'attuale legge costituisca una grossa falla nel nostro sistema sociale e culturale rendendo tutti noi complici di una discriminazione e di conseguenza colpevoli.
Da qualche settimana è partita la campagna ITALIA SONO ANCH'IO, sostenuta da organizzazioni della società civile da sempre impegnate nella promozione dei diritti di cittadinanza per tutti.
Ci sono due proposte di legge di inziativa popolare: si può contribuire a sostenerle andando a firmare presso i banchetti distribuiti in tutto il territorio nazionale.
Servono 50.000 (cinquantamila) firme per portare queste due leggi in parlamento e sottoporle all'esame delle Camere, e le firme vanno raccolte entro febbraio 2012.
Le due proposte di legge di iniziativa popolare che sostiene la campagna L’ITALIA SONO ANCH’IO da un lato assegnano allo jus soli, cioè il diritto di essere cittadini del nostro Paese a partire dal luogo nel quale si nasce e non dalla discendenza di sangue, un ruolo di primario rilievo. La cittadinanza viene inoltre a definirsi come diritto soggettivo e legittima aspirazione delle persone a partecipare a pieno titolo alla vita della comunità e della città, dopo un periodo di soggiorno legale sul territorio, e in tempi ragionevoli. Dall’altro, attraverso il riconoscimento del diritto di voto amministrativo per chi risiede per un periodo congruo (5 anni), si elimina una ingiustizia che rischia di minare sempre più il principio del suffragio universale a livello territoriale, impedendo a milioni di persone di partecipare pienamente alla vita della comunità dove vivono.
E' importante sostenere e diffondere questa iniziativa, contribuire attivamente ad un cambiamento significativo: sul sito della campagna si trovano tutte le indicazioni per chi vuole costituire un comitato locale, per chi vuole andare a firmare, per chi desidera assitere ai vari eventi organizzati dai promotori, per chi vuole saperne di più.
www.italiasonoanchio.it
(nel video, andrea camilleri spiega perchè sostiene questa campagna)
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