A me non è mai successo di incontrare una donna senza scoprire dopo poco in lei qualcosa di dolente e di pietoso che non c'è negli uomini, un continuo pericolo di cascare in un grande pozzo oscuro, qualcosa che proviene proprio dal temperamento femminile e forse da una secolare tradizione di soggezione e schiavitù e che non sarà tanto facile vincere [...] qualcosa che capivo molto bene perchè anch'io ho la stessa sofferenza da anni e mi sarà difficile liberarmene mai. Due donne infatti si capiscono molto bene quando si mettono a parlare del pozzo oscuro in cui cadono e possono scambiarsi molte impressioni sui pozzo e sull'assoluta incapacità di comunicare agli altri e di combinare qualcosa di serio allora e sugli annaspameni per tornare a galla.
NATALIA GINZBURG "DISCORSO SULLE DONNE" cit. da FRANCESCA COMENCINI in "FAMIGLIE"
il pozzo può essere fatto di violenze e maltrattamenti, di pressioni, ricatti, sottili tentativi di sottomissione, di misurati e radicati egoismi, di abbandono e solitudine, di un appoggiarsi elusivo e vigliacco alla forza che il corpo di una donna possiede sempre.
il pozzo è fatto di rinunce e compromessi, quelli imposti, quelli considerati dovuti, quelli non condivisi nè apprezzati
dal pozzo è difficile uscire, se sei troppo orgogliosa per chiedere aiuto, per essere amica e condividerti con le altre, se sei troppo presuntuosa e pensi che nessuna ti possa aiutare, se sei un'illusa e pensi che il pozzo non ti riguardi, se ignori cosa sia la compassione verso te stessa, se rinunci a vivere della tua forza e della tua debolezza in favore di una debole corazza stanca.
ma dal pozzo si esce, con l'intelligenza del cuore e l'onestà della condivisione.
dal pozzo si esce, cominciamo oggi.
io, ottavo mese di gravidanza, luglio 2011 - fotografia di Annika Cattaneo |
25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
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