riprendo sulle coppie miste, le bugie, i tradimenti e la poligamia, che fanno esplodere malamente tante relazioni
dalle statistiche e dalle email che mi mandate la questione più urgente è "come sposarsi" e come superare le difficoltà burocratiche.
generalmente è il partner italiano a occuparsi di tutto
è ovvio, in Italia è l'italiano ad avere gli strumenti, a padroneggiare la lingua, a saper come fare
è l'italiano ad avere il potere, e ad usarlo
e probabilmente quando il partner è donna non si rende conto di quanto sia frustrante per un uomo (perdipiù africano) non avere alcuna forma di potere
oltrettutto è un potere che droga: l'e(x)tasi della crocerossina fa dimenticare sè stessa e il mondo (addirittura a volte i figli!) per correre al salvataggio del bel principe maltrattato
moderne giuliette con il ghigno e l'adrenalina di giovanna d'arco, lanciate in resta contro la società delle "moglie buoi dei paesi tuoi"
e le palle del principe diventano ogni giorno più piccole
poi il principe, finalmente dotato di permesso di soggiorno, fatica a trovare lavoro
la sua famiglia (cioè i famigliari, le persone che gli sono più vicine, quelle con cui parla una stessa lingua fatta di affetti e consuetudini, le persone con cui si trova bene, insomma!) è lontana
il principe non può disporre dei suoi soldi, non può festeggiare come aveva sempre fatto le sue feste, non può andare alla sua Chiesa, sul tram la gente si allontana da lui, se cerca lavoro gli dicono che prima dovrebbe darsi una lavata anche se è un principe pulitissimo
è un principe diviso a metà e non è buonismo affermare che la migrazione ferisce le persone e non è nemmeno un modo di giustificarle: è il fatto di nasconderselo che costituisce una bugie enorme.
è un principe che deve mandare a casa tutto quello che guadagna, pena l'esclusione sociale
è un principe che mente, perchè vorrebbe essere all'altezza e moderno come la moglie italiana, ma viene da un paese che è ancora mezzo moderno e dove il marabout ha più potere della suocera
è un principe in bilico continuo
dio mio! e vi stupite che le sue palle si riducano a due misere biglie?
mica sempre, per carità, e mica per tutto il tempo!
ma quando succede il principe non sta per niente bene, e a volte fa cose che non dovrebbe fare, come sposare un'altra al suo paese, perchè almeno agli occhi della sua famiglia d'origine, agli occhi di una metà di sè, le sue palle possano tornare alle dimensioni consuete.
però poi ha paura di perdere la donna italiana
quella santa che gli dice tutti i giorni di essere una santa e gli dice tutti i giorni mi devi ringraziare, lui ha paura di perderla lo stesso e allora le mente e non le dice "ho un'altra moglie, la amo in maniera differente da quanto amo te, ma te ti amo comunque e non voglio perderti".
la migrazione e le crocerossine italiane sono un'accoppiata magnifica per triturare la palle del principe.
basterebbe che le donne facessero le donne e non le crocerossine e si facessero i cazzi loro, e già le palle del principe sarebbero più consistenti
e
basterebbe che i principi facessero gli uomini e non i principi, che la smettessero di voler comandare e la smettessero di sentirsi asciugare le palle ogni volta che qualcuna gli dà una mano e la smettessero di prenderla a botte (metaforiche o purtroppo reali) per sentirsi di nuovo principi
ma qui entreremmo nel capo degli enormi danni che fa la società patriarcale e non la finiremmo più
invece almeno con una cosa vorrei finirla
insomma, (e mi rivolgo soprattutto alle donne) oh! voi che vi sposate con tanta allegria convinte di cambiare la società che cambia
ma lo avevate capito in che razza di casino vi andavate a cacciare?
non è mica colpa vostra se poi non ce la fate, anzi, se il principe insiste a fare il macho dalla virilità perduta fate benissimo a scappare a gambe levate
ma santo dio! non potevate aspettare più di venti giorni prima di decidere che quel matrimonio andava per forza fatto, che quell'uomo era per forza l'uomo della vostra vita e che dovevate per forza salvarlo?
perchè adesso mica potete urlare al senegalese fedifrago! eh no, cazzo!
un matrimonio e un divorzio si fanno in due, almeno questo ammettiamolo
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