domenica 4 luglio 2010

la rivolta degli eritrei nel carcere di libico di Misratah, le gravi responsabilità italiane

I fatti risalgono al 29 giugno. Nel carcere di Misratah esplode la protesta degli eritrei. Duri scontri con la polizia dopo il rifiuto di fornire le proprie generalità all'ambasciata eritrea. Nella notte, circa 250 persone sono deportate nei camion container nel carcere di Brak, nella provincia di Sebha, nel deserto libico. Molti di loro sono eritrei respinti in mare dall'Italia nell'ultimo anno. Si appellano alla comunità internazionale per fermare l'espulsione di massa, mentre in cella continuano violenze e umiliazioni.


Fortresse Europe ha raccolto le notizie e le testimonianze

FORTRESS EUROPE ADERISCE ALL'APPELLO DE L'UNITA'
Mandate una mail a Maroni a info@interno.it e corrispondenzaviminale@interno.it
«Io, (nome e cognome) sono convinto che un Paese civile non possa essere complice di un crimine contro l’umanità. Fermate il massacro dei prigionieri eritrei in Libia»

SOSTEGNO ALL'APPELLO DEL CIR E DI COME UN UOMO SULLA TERRA
Mandate una mail al presidente della repubblica Napolitano, l'Italia accolga i 250 eritrei nel nostro paese! Fermiamo le deportazioni!

INTANTO SI MOBILITA LA DIASPORA ERITREA. L'APPELLO DI HRCE

LE REAZIONI
L'INTERROGAZIONE A FRATTINI di Jean Leonard Touadi (Pd)
Le reazioni della politica: la preoccupazione di Orlando (Idv), Alfano (Idv), Calipari (Pd), D'Alia (Udc) e Pianetta (Pdl)
Lo speciale su L'Unità del 2 luglio, copertina e 6 pagine di approfondimento
L'analisi di Fulvio Vassallo Paleologo: l'Italia finanzia, la Libia deporta
Le reazioni di Asgi, Astalli, Habeshia, Arci, Primo Marzo, Amnesty, HRW
Le reazioni sui blog degli eritrei in Libia
Che fine hanno fatto gli eritrei rimpatriati dalla Libia nel 2004?
Cos'era il centro di detenzione di Misratah. Il nostro reportage del 2008
Era già successo e anche di peggio. Le foto del massacro di Ganfuda
Acnur: riapre l'ufficio dell'Onu per i rifugiati a Tripoli? 




2 commenti:

cristina sebastiani ha detto...

Il Forum immigrazione, insieme al PD diRoma si mobilita per evitare che 300 ragazzi eritrei vengano dimenticati, rischiando di morire per sete o violenze nel campo detentivo in Libia e per chiedere al ns governo di intervenire.Giovedi 8 luglio, h. 17.00 presidio davanti Montecitorio. PARTECIPATE NUMEROSI. NON LASCIAMOLI SOLI!!!

Anonimo ha detto...

N OCCASIONE DELLA MOBILITAZIONE
NAZIONALE PER LA LIBERAZIONE DEI 250 ERITREI DEPORTATI NEL DESERTO
LIBICO: PRESIDIO ANCHE A MILANO VENERDì 9 LUGLIO ORE 18 DAVANTI
ALLA PREFETTURA CORSO MONFORTE ANGOLO VIA DONIZETTI