giovedì 11 luglio 2013

timira

Ieri ho finito di leggere "Timira", romanzo meticcio prodotto dal genio del collettivo Wu Ming insieme ad Antar Mohamed.

Timira è Isabella Marincola, italo-somala nata a Mogadiscio da padre italiano e madre somala, cittadina italiana nera cresciuta nell'Italia fascista, della guerra e del secondo dopoguerra insieme alla famiglia italiana, donna meticcia nella società razzista, che torna negli anni '60 in Somalia per ritrovare la famiglia somala da dove poi è costretta a fuggire negli anni '90 per ritrovarsi profuga italiana in Italia.
Timira è anche la sorella di Giorgio Marincola, partigiano italo-somalo, che combattè per gli ideali di giustizia e libertà nelle zone di Biella e della Val di Fiemme.

Timira è il nome somalo che Isabella adotta in più occasioni, la storia è complessa, sia quella personale che quella coloniale e post coloniale: questo romanzo narra la storia con sapienza, mescolando le memorie della donna all'esperienze della femminista, della modella, dell'attrice, dell'insegnante, della figlia, della moglie (moglie canonica, convivente e poi seconda moglie secondo il rito musulmano), alla forza della profuga, con documenti storici e importanti rimandi politici, testimoni documentali preziosi, interventi del figlio, Antar e collegamenti di Wu Ming 2 (Giovanni Cattabriga).

Non ho parlato di molti libri in questo blog, ma questo romanzo è proprio nostro: di noi che abbiamo figli misti, che ritroviamo in Isabella e in Giorgio Marincola, in Antar e in Mohamed, in Bruna e in Itala, Celeste e gli altri, esperienze importanti; di noi che cerchiamo modelli positivi da contrapporre al mondo che fa dei nostri figli dei bellissimi incroci; è il libro di noi che viviamo tra due culture, che ne godiamo i buoni frutti e ne soffriamo le asperità.
E' il libro di chi ama la buona scrittura, di chi si nutre di vera letteratura, di chi sente il richiamo della tradizione orale, del racconto che attraversa le generazioni e si fa storia, di chi ama le novità e apprezza le voci plurime.

E' edito da Einaudi, è libero da vincoli di copyright e si puà scaricare gratuitamente.
Qui.



PS
se questo libro ve ne fa venire in mente altri e volete segnalarmeli, potrebbe essere l'occasione giusta per inaugurare una sezione dedicata: vi aspetto!

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