martedì 24 giugno 2014

insicurezza #1

non ho mai imparato a parlare wolof
eppure è una lingua che mi è sempre piaciuta
due anni con uno, sette anni con un altro, quattro con quest'ultimo con cui ho pure fatto un figlio
non mi piace non saper parlare wolof
prima o poi mio figlio e suo padre mi racconteranno un mucchio di stronzate
e già da anni ròsico quando incontro senegalesi in gruppo che non ti fanno mai la cortesia di parlare italiano e ti mollano nell'angolino o la suocera e le cognate con cui vorrei scambiare qualcosa di più di due frasi sorridenti in uno stento (mio) francese
effettivamente non mi sono mai impegnata nemmeno nel francese

non amo particolarmente le lingue diverse, non ho orecchio e faccio una fatica trementa a mettermi in testa due frasi
però alla fine l'inglese lo so bene, a forza di studiarlo, e il francese lo recupererei in fretta

il fatto è che le mie relazioni sono sempre state lì lì per chiudersi
anche appena cominciate (che è normale)
anche dopo una firma in municipio (che è un po' meno normale)

se hai sempre nella testa lo spauracchio dell'altra moglie (con quello dei sette anni)
o lo spauracchio di uno che ti dice in continuazione che non sei la donna giusta per lui (caso recente)
e in più sei una che già parte da una nevrosi abbandonica di suo (gran bella accoppiata)
la voglia di fare una cosa che già ti è faticosa, non ti viene

ma se io invece avessi imparato il wolof
intendo lingua e insieme cultura, sottintesi, significati e abitudini
se mi fossi impegnata a gratis, senza aspettare che il principe azzurro si chinasse a spezzare con un bacio l'incantesimo della paura
sarebbe cambiato qualcosa?

non è dato sapere, forse sì o forse no
ma nel frattempo mi sarei goduta un po' di più il principe in questione, senza passare tempo, altrimenti utilizzabile, a frignare, immaginandomi e prevedendo l'orrido abbandono

si è capito che il wolof è solo un esempio?

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