lunedì 2 febbraio 2015

varicella da single

alle cinque di mattina il prurito è imperativo, bagno d'urgenza del piccoletto con amido di riso, un'oretta di giochi marini quando vorresti solo sdraiarti sul pavimento di piastrelle e intanto pensi che forse in questo caso se anche avessi un marito cambierebbe poco, i bimbi malati sono noioso e appiccicosi comunque e pazienza.
provi a rimetterti a letto, lui con i cartoni e tu con un bellissimo libro sulle mafie a milano, ma si fanno le otto, fai colazione e dalla a lui, vestilo, vestiti, scegli il libro per fare la coda, e si va dalla pediatra che dice tutto ok solo varicella non date niente (ma tu stai già dando antistaminico omeopatico, dosi massicce di vitamina C, aloe e calendula e lunghe sedute nell'acqua tiepida, grazie lo stesso) e tornate tra una settimana.
una settimana?! la testa comincia a andare in più direzioni già fuori dallo studio medico, come faccio? i clienti, gli appuntamenti, le commissioni, le incombenze.
intanto passi da scuola ad avvisare e a portare i soldi per il megatappetone del salone, poi da un'amica che ti ha fatto il favore di ritirare i documenti di una cliente, la spesa arriva a casa, la baby sitter può venire nel pomeriggio e già qualcosa si sta aggiustando.
ci sono due lavatrici da fare, i bimbi malati sono noiosi e appiccicosi e mangiano a letto e capita che si facciano la pipì addosso, passino le tempere sui vestiti (i tuoi) e rovescino il succo, sono bimbi appunto.
ci sono due lavatrici da ritirare.
per fortuna io non stiro.
lenzuola da cambiare.
una telefonata importante e una un po' meno, due email per la scuola, due amiche con bimbi da avvisare che giovedì e venerdì Momo era già infettivo, la pista delle macchinine da tracciare con lo scotch di carta sul pavimento e da decorare (sennò che pista è), e si fa l'ora di pranzo.
poi lui se ne va a nanna, un po' rognando che vorrebbe ancora giocare, ma si addormenta con il frigno ancora da esprimere appieno.
e tu vorresti di nuovo sdraiarti con lui in quel lettone tanto accogliente oppure sul pavimento, fa lo stesso.
ma c'è da scrivere una memoria per la ragazza nigeriana che mercoledì va in questura per la richiesta di asilo e che alle tre viene a portarti alcuni documenti.
preparare la merenda per quando si sveglia.
cercare qualcuno che pulisca casa questa settimana che proprio non ce la fai a fare da sola.
impostare la cena, così poi sfrutti bene le ore di baby sitting con il lavoro.
pulire la cucina e fare andare il lavastoviglie.
mandare tre raccomandate per altrettante cittadinanze che aspettano una risposta da anni.
rimandare il pranzo di domani con un'amica.
e ora sono le tre, siamo a metà giornata, la baby sitter è arrivata e almeno per oggi non ti aspetti drammi.
wow!
ecco, posso indugiare un attimo in un pensiero ozioso: forse un marito stasera cucinerebbe e si spupazzerebbe cotemporanemente la piccola cozza e poi lo metterebbe a letto ed entrambi ti lascerebbero poltrire sul divano dalle sette alla nanna senza un solo pensiero..forse..ma forse questa è solo una fantasia un po' egoista e alla fine se non ci pensi, a sera ci arrivi lo stesso e sono solo le tre e le cose da fare ancora tante e per i pensieri oziosi non c'è posto.
e alla fine non c'è niente, proprio niente che cambieresti.




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