mercoledì 30 giugno 2010

un bel corpo razzista

apro facebook come ogni mattina con il caffè, un po' addormentata un po' in pensiero per la giornata che mi aspetta e per prima cosa vedo la fotografia di un modello presumibilmente africano o di origine africana seminudo e in posa plastica.
la scritta accanto recita ma come si fa ad essere razzisti??.
mi sono indignata.
ma come? allora che il razzismo è permesso quando un corpo è meno bello meno perfetto meno sexy?

questa affermazione è razzista.
ed è sessista.

il razzismo è una cosa seria.
il sessismo è una cosa seria.
considerare i corpi maschili o femminili perfetti o imperfetti come oggetti è certamente il primo passo verso una strumentalizzazione che porta a rivendicare un possesso e da qui ad arrogarsi il diritto di decidere il destino dell'oggetto che si possiede il passo è breve.

lo spostamento di significato di alcune parole ha attribuito alla categoria immigrati un senso di pericolo attribuendo loro una generica minaccia, anche solo nei confronti della cultura che in qualche modo si modifica: la presenza di un immigrato non è mai neutra ma è sempre una presenza densa di significati finendo per attribuire ad un immigrato per il solo fatto di esistere in quanto persona lontana dalla sua terra uno luogo preciso separato.
apartheid dentro la testa.

il sessismo l'attribuzione di ruoli e di gerarchie in base al sesso ha lo stesso senso di separazione e consentita di sopraffazione.

mettere insieme sessismo e razzismo rende quel corpo già di per sè caratterizzato separato isolato usato violato da sguardi impietosi ancora più fragile e ancora più preda dei desideri altrui.

e se il desiderio altrui desidera mandare via o mandare a morte, chi può impedirglielo? non certo una società che ha permesso di considerarlo un oggetto e nulla più.
oggi mi piace guardarti e dirti che sei un gran figo domani potrebbe piacermi lasciarti morire su una barca sfasciata in mezzo al mediterraneo.

il razzismo non è ignoranza in questo caso non c'è nulla di ignorante nel desiderio sessuale.
razzismo e sessismo derivano dalla stessa matrice quella che approva la differenza tra gli uomini e stabilisce che un essere umano può possederne e usarne un altro che sia donna che sia un minore che sia migrante che sia diversamente abile che sia un ricattabile lavoratore precario.

sì quel corpo africano esibito è razzismo.

19 commenti:

rosy ha detto...

Bravissima Cri, anch'io quando ho visto quella foto mi sono indignata.. ed ho pensato esattamente le stesse cose
"mi sono indignata.
ma come? allora che il razzismo è permesso quando un corpo è meno bello meno perfetto meno sexy?..sì quel corpo arfricano esibito è razzismo. "
tu pero' sei piu' brava a scrivere grazie Cri.. rubo e condivido

cristina sebastiani ha detto...

grazie!
nessuno commentava e ho immaginato di aver fatto la parte della bacchettona: non che mi dispiaccia, ma ci speravo che qualcuno condividesse.
:-*

sara ha detto...

ciao cri! anche a me aveva lasciato di stucco quella foto... postata poi da un gruppo antirazzista è il massimo del minimo... possibile che non ci si possa sganciare da certi preconcetti???? è così difficile???

cristina sebastiani ha detto...

bè sara viviamo in una società che rende "oggetto" molte cose, non ci scandalizziamo più per le veline varie quindi anche questo può passare sotto silenzio - sì, è difficile sganciarsi da certi preconcetti :-(

flora afroitaliani/e ha detto...

sapessi quanti gruppi ho trovato anche su f/b che oggettificano il corpo dell'uomo nero (per non parlare della donna nera) ...ad alcuni di questi anche dei nostri comuni amici erano iscritti :-(

enza ha detto...

Che tristezzaa :S
Comunque nella nosytra societa la bruttezza e il peggiore dei peccati..

cristina sebastiani ha detto...

gi... Mostra tuttoà.
forse un po' di rigidità in questo senso non fa poi tanto male.
la bruttezza non esiste e il razzismo e la mercificazione sono sicuramente il peggiore dei peccati.
a forza di dirci che però non bisogna mai esagerare, che l'ironia è fondamentale, che un sorriso non uccide nessuno, finisce che tutto è permesso e che il confine si assottiglia.
io francamente penso che sul razzismo e sul sessismo (a maggior ragione quando sono nella stessa penstola) sia meglio essere un po' rigidi, almeno nei luoghi pubblici - che non significa moralisti e ottusi, ma solo liberi di manifestare opinioni senza dover sempre camminare sulle uova della leggerezza a tutti i costi: che camminino gli altri, sulle uova della serietà ;-) :-))

chiara barison ha detto...

...e aggiungerei, è come quando un nero diventa famoso, nello sport, nel mondo della tv, allora no, non appare pi... Mostra tuttoù 'un nero', la questione 'colore' passa in secondo piano, sembra trovare una sorta di giustificazione, per quanto assurda possa sembrare questa definizione. E allora un attore nero, un calciatore, un atleta, un ballerino vengono presi in considerazione. Ma se ad essere neri sono un operaio, un commerciante, uno studente, allora no, la differenziale 'colore' ritorna in primo piano. E conta. Conta davvero.
Anno 2010.

cristina sebastiani ha detto...

certo.
ogni volta che un particolare riconducibile a un gruppo serve a discriminare - in male, come per un'operaio nero, o in "bene" come per un calciatore nero - resta un atto razzista.
tutto ci... Mostra tuttoò che separa è razzista.
sono stanca di aver paura di questa parola, l'altro giorno quando ho letto l'intervista a Giuseppe Faso mi sono davvero "svegliata": ho capito che bisogna essere rigidi o si rischia di far passare anche questo concetto e di ritrovarcelo radicato in testa quando è già troppo tardi.

grazie per aver condiviso, chia.

roberto ha detto...

il colore del vile danaro non conosce razzismo, mette tutti d'accordo.....

cristina sebastiani ha detto...

mmm...secondo me non è tanto vero, roberto, io penso che anche Balotelli, troppo esposto per il colore della sua pelle sia vittima di razzismo (ovviamente non sto dando un giudizio nè sulla persona nè sul calciatore): una società non razzista è una società che si dimentica del colore della pelle così come oggi si dimentica del colore degli occhi o del numero di piede - sono caratteristiche della persona non utilizzabili a scopo discriminatorio.

roberto ha detto...

hai ragione Cristina, la mia era solo una battuta......ma sono convinto che a Balotelli in qualsiasi albergo o ristorante venga accolto a braccia aperte, al mio amico senegalese Mamà non credo venga riservato lo stesso trattamento.

cristina sebastiani ha detto...

sì, certo.
parlavo solo di un razzismo di altro tipo.
balotelli viene accolto a braccia aperte ma difficilmente realmente rispettato

simona ha detto...

Intanto grazie a tutti per gli spunti di riflessione sempre stimolanti e rassicuranti ... è bello sapere che ci sono persone che pensano, che sentono, che cercano e che scrivono !
A livello concettuale sono d'accordo con quanto pubblicato per... Mostra tuttoò non bisogna mai esagerare dando del razzista anche a chi fa dell'ironia se no diventiamo un po' pesanti ed indigesti e non permettiamo, a quelli che intendiamo proteggere ovvero le vittime del razzismo e delle discriminazioni, di scrollarsi di dosso i pregiudizi da soli. Per cancellarli bisogna infatti farsi accettare e farsi voler bene quindi bisogna piacere al prossimo ed essere utili alla loro causa; per far notare la propria intelligenza o moralità bisogna emergere ed eccellere ... allora benvengano in aiuto l'arte, la musica, lo sport e l'eros che non hanno mai avuto confini ne politici ne culturali perchè guardano l'essere dalla sola angolazione utile ad esse stesse e parlano un linguaggio universale.
Considero ogni persona, di ogni razza, paese, religione, sesso, capace di alzarsi o rialzarsi, evolvere ed elevarsi ... da sola, con le proprie forze ed i propri meriti, dentro o fuori dalle scatole culturali e dai confini politici dove sono nate. Cerco di riconoscere la bellezza interiore ed esteriore ove risiede, indipendentemente dal colore della pelle in cui è racchiusa, di amare ed essere amata senza calcoli ne convenienza e spero così di non essere mai scambiata per razzista da qualche untore, ne morirei !

chiara barison ha detto...

Cristina, guerriera come sempre; Roberto, esempio semplice ma efficace; Simona, che dire, sei speciale :)

cristina sebastiani ha detto...

quello che dici, simona, è molto giusto.
la parola chiave è non esagerare.
nè nel dare del razzista, nè nell'ironizzare.

sicuramente ogni persona è capace di difendersi da sè! e infatti io non difendo "loro", ma semplicemente me stessa e il mio diritto a vivere dove un corpo è un corpo, la morale è morale, l'onestà è onesta e le persone non vengono usate e gettate a proprio pacimento.

enza ha detto...

Grazie Simona ;-) Cri :-*

didier ha detto...

non direi che sia un bel corpo razzista, forse voyeurismo, banalizzazione del corpo. Vedi le grandi campagne pubblicitarie delle organizazioni umanitarie con il bel viso del bambino nero povero. La critica va portata maggiormente sull'uso del corpo nei canali di comunicazione. una immagine che fa anche tanto rifletere in pagina V del Gazzettino di ... Mostra tuttoPordenone di oggi: una donna immigrata con un bambino in mano con questa didascalia: "una famiglia immigrata in cerca di aiuto" Vale la pena commentarla?

cristina sebastiani ha detto...

bè, penso che uno uso strumentale del corpo sia sessista, e che se quel corpo è anche africano oltre ad essere sessista è anche razzista.
non è il corpo in sè che lo è, ma l'uso che se ne fa, volevo essere provocatoria.
anche l'immagine dalla gazzetta è eccessiva e ghettizzante, sì,vale la pena commentarla.