lunedì 11 novembre 2013

novità in materia di visti a seguito di matrimonio

come ricorderete, tre anni fa raccontai in uno dei primi post la mia esperienza di sposa in Senegal.
era il 2010.
l'iter per chi si vuole ricongiungere con il marito o la moglie, negli ultimi mesi, è un po' cambiato e un'amica, Stefania, che è da poco diventata la moglie di Cheikh, mi ha raccontato nei dettagli tutte le novità, così ne approfitto per un aggiornamento.

per semplificare, vi riassumo da capo tutta la faccenda:

Piccolo prontuario burocratico #2 per coppie italo-senegalesi
Partiamo dall'inizio - fissare la data del matrimonio:
Lo sposo va al comune della sua città di residenza portando con sè i seguenti documenti:
  1. certificato di stato libero della sposa (emesso dal comune italiano di residenza della sposa, servizio che è possibile richiedere anche on-line), tradotto in francese dal traduttore accreditato presso il Consolato Senegalese più vicino e legalizzato dal Consolato Italiano a Dakar
  2. estratto dell'atto di nascita della sposa in forma internazionale (cioè già tradotto in inglese, francese e spagnolo), emesso esclusivamente dal comune di nascita: nella maggior parte dei Comuni si può farne richiesta per posta e ricevere il documento entro pochi giorni, si consiglia di telefonare al Comune, Ufficio Anagrafe, per avere i dettagli.
  3. fotocopia del passaporto della sposa
  4. fotocopia del passaporto dello sposo
  5. estratto dell'atto di nascita dello sposo 
  6. certificato di stato libero dello sposo
I documenti italiani  devono arrivare in originale (DHL 60€, TNT 42€), essere tradotti e legalizati dal Consolato Italiano di Dakar e consegnato all'Ufficio matrimoni del Comune in cui si intende sposarsi.
A questo punto si fissa la data e si celebra il matrimonio.

Appena finito il matrimonio il funzionario consegnerà alla coppia il livre de famille, la copie litterale de l'acte de mariage e l'estract de l'acte de mariage.
Controllare che tutto sia scritto correttamente, o saranno problemi.

Seconda parte - registrare il matrimonio in Italia e chiedere il visto
 
Per chiedere la trascrizione in Italia del matrimonio servono i seguenti documenti:
  1. traduzione in italiano della copie literale de l'acte de mariage fatta da un traduttore accreditato - io gli portai una traduzione fatta da me il giorno prima e lui ci mise un timbro, Stefania racconta che la traduzione che è stata fatta per loro era inesatta e che hanno dovuto farsela correggere, perdendo ovviamente dle tempo
  2. copie literale de l'acte de mariage in originale legalizzata presso il Ministero degli Affari Esteri, ufficio di Stato Civile (che si trova subito dietro Place de l'Independance, nello stesso isolato) - per accedere a questo ufficio ci sono solo 60 posti al giorno e la coda comincia verso le sei della mattina, il documento legalizzato viene rilasciato in tre giorni.
  3. copia del passaporto della sposa
  4. copia del passaporto dello sposo
  5. copia – ma era meglio l'originale, quindi procurarsene due quando si parte dall'Italia - del certificato di stato libero emesso dal comune italiano di residenza della sposa 
Si compila un modulo apposito, si consegna tutto al funzionario del Consolato Italiano (Rue Alpha Hachamiyou Tall B.P. 348,
C.P. 18524 Dakar - Tel: + 221 / 338892636 Fax: + 221 / 33821758 e-mail: ambasciata.dakar@esteri.it )  e la trascrizion è fatta.

Per chiedere il visto, invece ci si rivolge alla società WAY2CALL a cui l'Ambasciata italiana ha appaltato il servizio visti: bisogna telefonare alle 8,00 del mattino (60 posti disponibili ogni giorno) al numero +221 33 8899880

E' bene precisare che per i famigliari di cittadini UE la legge non prevede più un visto specifico (tipo D) della durata di un anno, ma un visto turistico Schengen (tipo C) della durata di 90 giorni. 
La documentazione che si consegna a WAY2CALL, compilando i relativi moduli, è la seguente:
  1. copia del passaporto dello sposo
  2. copia del passaporto della sposa
  3. una fotografia
  4. assicurazione sanitaria e fidejussione bancaria per i visti turistici fino a 90 giorni (aquistabile on line per es. sul sito polizzeperstranieri.it)
Una volta consegnati i documenti, si aspetta la chiamata per la consegna del visto.

originale della fotografia preso qui


grazie a Stefania per la pazienza con cui mi ha spiegato da capo tutti i dettagli, so che finamente suo marito è in Italia e auguro loro una lunghissima e bellissima vita insieme

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per la richiesta del visto di familiare a seguito non occorre la polizza fidejussoria e assicurazione sanitaria, così mi risulta o sbaglio?