E che l'ha avuto in una giornata.
Succede anche questo.
Ai sensi dell’art.10 del d.lgs. n. 30 del 2007, il coniuge extra-UE di un cittadino italiano, se vuole risiedere e lavorare in Italia chiede la "Carta di Soggiorno per famigliari di un cittadino dell'Unione Europea" (si chiama così e non va confusa con il "Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo - ex Carta di Soggiorno).
Noi ci siamo sposati in Senegal, abbiamo fatto registrare il matrimonio in Italia e poi mio marito ha chiesto un visto di ingresso.
Una volta arrivato in Italia, entro 8 gg la legge gli impone di presentarsi all'Autorità di Pubblica Sicurezza per denunciare la propria presenza e per chiedere il permesso di soggiornare.
Per farne richiesta è necessario che entrambi i coniugi si rechino alla Questura Ufficio Stranieri, portando con sè il proprio documento di identità (carta di identità per il cittadino italiano, passaporto per il cittadino non italiano), e due fotocopie per ciascuno degli stessi, il certificato di matrimonio emesso dal Comune di Residenza e due fotocopie, la dichiarazione di ospitalità e la dichiarazione di presenza in originale più due fotocopie, una marca da bollo da 14,62, tre fotografie formato tessera.
Quindi io e il mio coniuge siamo andati, morti di freddo, alla Questura di Milano, Ufficio Stranieri, sede di via Montebello 26, a fare la coda alle 5,30 della mattina - faceva freddissimo, il 27 dicembre, un signore egiziano dietro di noi non ha smesso di parlare una attimo: senza il conforto delle brioches alle scaglie di mandorle del bar a fianco dell'Ambasciata Americana non ce l'avrei mai fatta!
Alle 7,30 vengono distribuiti i numeri e ci si mette in attesa al 1° piano, cioè si cerca di dormicchiare un po' a turno o di leggere sapendo che l'attesa sarà lunghissima.
Alle 12,30 circa siamo riusciti ad avvicinarci allo sportello, un po' seccati per essere stati svegliati da un sonno che nostro malgrado era diventato profondo, da una voce che chiamava imperiosamente il nostro numero, ma poi, consegnate le carte, abbiamo dovuto aspettare che il collega del piano inferiore, ufficio fotosegnalamenti, tornasse lemme lemme dalla pausa ben oltre le 14,00.
All'una, per ottimizzare, sono andata a fare la spesa al Carreforu di via Moscova, avevo gente a cena! e poi mi sono reintrodotta in una Questura semideserta con le mie borse della spesa come una casalinga affranta e la coda si è arricchita di profumi.
Intanto uno dei funzionari addetti faceva su e giù dal fotosegnalamento al nostro sportello, tentando di buttare giù pancia con pochissimi risultati e consegnando lentissimamente un permesso di soggiorno ogni ora circa.
Alle 16,30 siamo usciti vittoriosi, con in mano un foglio di carta spessa, gialla filigranata, che attesta il diritto per mio marito di stare in Italia per i prossimi cinque anni.
Incredibile!
Chiunque abbia a che fare un po' con la Questura sa che da qualche anno a questa parte una cosa è sapere che ai sensi del dlgs bla bla il coniuge chiede, e un altro conto è che il coniuge ottenga.
Solitamente si passa la prima giornata (compresa la coda dalle 5,30 del mattino) a reperire le informazioni di cui sopra.
Eppure non sono difficili, ve le ridico: per farne richiesta è necessario che entrambi i coniugi si rechino alla Questura Ufficio Stranieri, portando con sè il proprio documento di identità (carta di identità per il cittadino italiano, passaporto per il cittadino non italiano), e due fotocopie per ciascuno degli stessi, il certificato di matrimonio emesso dal Comune di Residenza e due fotocopie, la dichiarazione di ospitalità e la dichiarazione di presenza in originale più due fotocopie, una marca da bollo da 14,62, tre fotografie formato tessera.
Chiaro, no?
Nulla di meno e nulla di più.
Però all'ingresso della Questura, l'addetto alle informazioni non sa bene... e ti manda allo sportello... ma lì c'è già la coda da ore e se non hai il numero non ti possono nemmeno parlare, al telefono è utopia, quindi...la prima coda...
Capito l'elenco dei documenti da produrre e il numero esatto di copie e originali..seconda coda...
Dopodichè, stante che la legge dice anche che "al momento della richiesta di rilascio della carta di soggiorno, al familiare del cittadino dell'Unione e' rilasciata una ricevuta secondo il modello definito con decreto del Ministro dell'interno di cui al comma 1", solitamente il richiedente se ne torna a casa con una ricevuta in attesa che una pattuglia di Polizia passi a verificare l'effettività della convivenza dei coniugi, requisito fondamentale per il rilascio del sudato documento di soggiorno.
Più o meno la pattuglia riesce a passare nel giro di sei mesi......e poi deve fare il verbale, e se non ti trova a casa (perchè magari a mezzogiorno sei al lavoro) allora deve trovare un altro momento per passare di nuovo e finalmente entrare a casa, aprire gli armadi, chiedere di chi sono gli spazzolini da denti e chi usa il giubbotto beige e chi zucchera il caffè e con cosa...e poi rifare il verbale e mandarlo alla Questura centrale dove devono recuperare il fascicolo e finalmente approvare la faccenda.
A quel punto il coniuge può ritirare il permesso di soggiorno (ops, la Carta).
Ma la verifica dell'effettività della convivenza è fatta, per legge, a campione, e se quel giorno esce il tuo numero alla lotteria, la Carta te la danno subito e tanti saluti 'a mugghiera.
E così, due giorni dopo il suo ingresso in Italia, mio marito ha avuto la fortuna di essersi già tolto di torno la burocrazia italiana e la prassi che regola il soggiorno degli stranieri: non so se sa quale enorme fortuna ha avuto (ho il sospetto che lo sappia); io, che queste storie le vivo ogni giorno, lo so bene e sono tentata di fare qualche rito magico di ringraziamento.
eh si! a volte ci vuole!
Per consulenze personalizzate, è possibile richiedere un appuntamento a: Cristina Sebastiani “Progetto Domu Dekk Bi” - Milano - cristina.s.sebastiani@gmail.com
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3 commenti:
Grazie per le spiegazioni. Io sono camerunese,vivo in Italia(MILANO) da 6 anni Sono intrato con un visto per studi , ma nel 2012 non potendo dimostrare di potermi mentenere, non ho potuto rinovare il mio permesso. La mia ragazza (italiana della puglia) e me abbiamo deciso di anticipare nostro matrimonio per rimediare a questa situazione,che mi blocca totalmente. ci sposiamo a Gennaio a LODI.Vorrei sapere che tipo di permesso posso chiedere visto che non c'è più la carta di soggiorno. Ho sentito parlare del permesso di soggiorno CE puo essere più importante ?. visto che abbiamo intenzione di andare a lavorare come ingegneri all'estero. Nel caso in cui non ci siamo sposati nel suo comune di residenza crea qualche problema? Grazie per la risposta e auguri di buon anno
buongiorno,
lei chiederà un permesso di soggiorno per famigliari di cittadini UE, della durata di 5 anni, ed è l'unico permesso che viene rilasciato a seguito di matrimonio con una cittadina italiana.
questo permesso è vincolato alla durata del matrimonio e alla residenza comune.
il mio lavoro, come forse avrete letto, è di consulente sulla legge sull'immigrazione: se avete bisogno di ulteriori informazioni o di maggiori dettagli, posso proporvi una consulenza personalizzata nel mio studio oppure via skype: potete scrivermi a progettodomu@gmail.com oppure telefonarmi al 3286575030
congratulazioni per il vostro matrimonio e tanti tanti auguri per il prossimo anni!
Grazie per il tuo post mi ha aiutato un po' in tutta questa odisea.
Sono italo-venezuelana mio marito e' venezuelano ci siamo sposati cui a Venezuela pero' vogliamo fare cambio di residenza e andare in Italia, nel comune dove stanno i miei documento ancora io sono nubile mah ho tutta la documentazione fatta a Venezuela certificata, apostille e traduta io posso andare al mio comune in Italia e fare questa attuallizacione di stato civile?
Cosa mi raccomandate fare pero potere essere in Italia senza problemi con la carta di soggiorno di Lui? devo mettere i documenti nel consolato qua ed aspettare o posso andare in Italia senza problemi con tutti i documenti certificati. Grazie
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